Criptovalute e dichiarazione dei redditi: come funziona e cosa compilare - Spaziocrypto
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Criptovalute e dichiarazione dei redditi: come funziona e cosa compilare

Le criptovalute devono essere inserite anche nella dichiarazione dei redditi. Come fare, cosa compilare e a cosa prestare attenzione.

La criptovaluta è una valuta digitale, che come qualsiasi altra valuta ha funzione di scambio e compravendita. Di conseguenza, pur trattandosi di transazioni digitali e pur non avendo una vera e propria forma fisica, anche le criptovalute devono essere dichiarate nella dichiarazione dei redditi. 

Perché è importante dichiarare le criptovalute?

Dichiarare le criptovalute può essere utile su più fronti: dal punto di vista fiscale, è importante per poter avere una panoramica generale dell’andamento di una determinata valuta, anche dal punto di vista economico e in ottica di investimenti. Per chi invece in valute digitali, però, è una procedura importante, perché consente di avere un quadro generale molto più chiaro e definito, così da scegliere quale strada intraprendere successivamente. 

L’Agenzia delle Entrate ha preso una posizione piuttosto netta a riguardo: ogni transazione, trasferimento, scambio o vendita inerente alle criptovalute deve essere necessariamente notificata e dichiarata, previa tassazione secondo le normative vigenti nell'anno della dichiarazione.

Un’operazione delicata e precisa 

La dichiarazione delle criptovalute, quindi, deve essere effettuata con grande attenzione, avendo cura di coprire tutte le fasi più importanti. Perché tutto fili liscio, quindi, il consiglio è di tenere traccia di ogni operazione legata alle criptovalute, come una sorta di diario di bordo ma più simile a una nota spese aziendale. 

Come dichiarare le criptovalute senza sbagliare

Compilare la dichiarazione dei redditi ha un livello di difficoltà variabile a seconda del tipo di operazioni che svolgiamo nel corso dell’anno. Se siamo in possesso di criptovalute, tuttavia, potrebbe servirci il supporto di software specializzati o addirittura di un consulente fiscale, che ci aiuti a compilare tutte le documentazioni nel modo più corretto e trasparente possibile. 

Per tenere traccia di queste operazioni, ma anche per poter gestire al meglio il flusso di informazioni legato alle monete digitali, possiamo servirci anche di applicazioni specifiche o di software crypto, che possano fornirci una vera e propria guida. Un altro consiglio molto utile riguarda la possibilità di salvare screenshot delle singole operazioni, nonché del wallet in cui sono conservate le criptovalute. È molto importante scattare foto o screenshot anche in momenti topici dell’anno, come il 31 dicembre, così da garantire anche a noi stessi uno storico il più possibile fedele alle nostre movimentazioni. 

Dichiarare le criptovalute: sì o no?

È obbligatorio, quindi, dichiarare le criptovalute durante la compilazione della dichiarazione dei redditi? La risposta è sì - ed è obbligatorio già da qualche anno, grazie ad alcune circolari diffuse prima dall’Agenzia delle Entrate e successivamente confermate dalla Legge di Bilancio del 2023.

Chiunque sia in possesso di criptovalute deve compilare il cosiddetto Quadro RW, quello relativo anche agli investimenti e alle attività finanziarie all’estero. Come ogni documentazione prevista dall’Agenzia delle Entrate, è opportuno effettuare questa dichiarazione entro i termini stabiliti. È molto importante dichiarare ogni forma di criptovaluta, a prescindere dal suo volume. Non importa, quindi, se siamo in possesso di una, cinque o 100 euro in monete digitali, siano esse Bitcoin, Dogecoin o Ethereum. 

Il mondo delle criptovalute è in continuo divenire e stare al passo con tutte le novità potrebbe essere una sfida. SpazioCrypto è qui per questo: se vuoi rimanere al passo con gli aggiornamenti sul mondo crypto, segui SpazioCrypto, aggiungilo ai tuoi preferiti e consulta la guida relativa alle criptovalute.

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