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La Banca Centrale Europea Considera Bitcoin Un Rischio

La Banca Centrale Europea ha pubblicato un dossier nel quale attacca frontalmente Bitcoin e le criptovalute

La Banca Centrale Europea ha preso una posizione netta contro Bitcoin. A suo dire, la regina delle criptovalute rappresenta un serio rischio per la società. Il documento della BCE è stato pubblicato una decina di giorni fa, il 12 ottobre, ma solo oggi si è scatenato un polverone, dovuto ai termini con i quali l'organismo finanziario ha additato BTC.

Un Sistema per Ingannare chi Desideri Investire

Le motivazioni di questa esternazione si devono alla prassi secondo la quale gli investitori che detengono da tempo la criptovaluta tendano a ingannare gli ultimi arrivati, nelle transazioni di compravendita. Si tratterebbe di una speculazione bella e buona, dovuta al fatto che chi ha acquistato ai minimi di mercato, o in un momento di contrazione, lo ha fatto con il principale (se non unico) scopo di vendita per profitto.

Naturalmente, si tratta del sistema in cui funzionano tutti i mercati finanziari del mondo: ogni trader o investitore punta ad acquistare a poco, per rivendere a molto e intascare quanto più possibile.

Sappiamo bene che la prassi è questa. Sappiamo però altrettanto bene che gli stock finanziari sono regolati in maniera rigida, diversamente da quel che avviene nei confronti della blockchain. Per tal motivo, la BCE raccomanda di sottoporre BTC (e, in seconda battuta, anche le altre criptovalute) a severi controlli, al fine di impedire che il suo valore - e, dunque, prezzo di vendita - continui ad aumentare vertiginosamente, agevolando e ispirando questa pratica.

La Banca Centrale Europea non si fida di una valuta con cui non si acquistano merci

"Gli attuali non-detentori di token hanno ragioni valide per opporsi a Bitcoin e sostenere una legislazione contraria a tale asset. L'obiettivo deve essere quello di impedire l'aumento del prezzo della valuta, anche se ciò dovesse significare la sua scomparsa."

Scrive la Banca Centrale Europea nel suo report. Insomma, le istituzioni sono ancora tendenzialmente avverse a questi nuovi strumenti, sebbene piano piano stiano cadendo molti dei luoghi comuni che circondano simili possibilità di pagamento. L'ultima credenza errata a essere smentita è stata quella delle transazioni illecite.

Spesso i detrattori hanno accusato le cripto di agevolare malviventi, ma secondo un recente report del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, è ancora il contante a rappresentare il veicolo di pagamento prediletto da chi deve veicolare denaro poco pulito.

Precisazioni Necessarie

La posizione della Banca Centrale Europea è naturalmente legittima, ma omette alcuni aspetti che consentirebbero di contestualizzare meglio l'attuale situazione. Senza fornire questa specifica, si potrebbe pensare che lo strumento Bitcoin e le altre criptovalute siano state ideate per mettere a disposizione una piattaforma speculativa. In realtà non è così.

Com'è noto, l'asset BTC è una risorsa limitata, che non verrà più estratta nel momento in cui raggiungerà la soglia massima prevista di distribuzione. Nel documento originale del creatore delle criptovalute, il misterioso Satoshi Nakamoto, si specifica che il token è destinato a diventare strumento di pagamento decentralizzato e riserva di valore contro la rapida svalutazione delle divise fiat. Non è un caso se nel Blocco Genesi, il primo a essere estratto dalla blockchain di Bitcoin, sia stato inserito un articolo del London Times, datato 3 gennaio 2009 e intitolato Cancelliere sull'orlo del secondo salvataggio delle banche.

L'introduzione dell'ecosistema cripto voleva agire da contrappeso e andare a bilanciare la perdita di potere d'acquisto dei consumatori dovuta all'erosione del valore del danaro. Finanza tradizionale e decentralizzata farebbero bene a cercare di avvicinarsi l'una all'altra, piuttosto che continuare a portare avanti queste schermaglie che non aiutano nessuna delle due, né tanto meno chi il denaro debba effettivamente scambiarlo per poter soddisfare bisogni, necessità e desideri.

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