Gli investitori coreani si muovono rapidamente. Capitali record stanno abbandonando Tesla Inc., mentre i flussi verso i titoli crypto quotati negli Stati Uniti hanno raggiunto nuovi massimi.
Una serie di fattori sta guidando questo cambio di sentiment, e gli analisti di Wall Street credono che possa segnalare un cambiamento di preferenze di lungo termine per una delle più grandi basi di investitori retail esteri negli USA.
Tesla sotto assedio
Ad agosto sono stati ritirati da Tesla 657 milioni di dollari netti, il più grande deflusso mensile di capitale coreano dal febbraio 2023, secondo i calcoli di Bloomberg basati su registri di deposito. La casa automobilistica elettrica aveva in passato beneficiato del supporto dei trader coreani, che a un certo punto erano tra i suoi investitori stranieri più rialzisti.
Gli analisti avvertono che gli investitori coreani stanno perdendo fiducia in Tesla a causa delle preoccupazioni sulla sua crescita in rallentamento e sulla narrativa legata all’intelligenza artificiale. Una fonte significativa di incertezza è l’atteso aumento della concorrenza da parte delle aziende cinesi di veicoli elettrici. Anche le consegne globali preoccupano dopo i risultati del secondo trimestre di Tesla.
Il comportamento di Elon Musk e il rischio di un nuovo scontro verbale con il presidente Trump hanno aggiunto ulteriore “Musk risk” all’azienda.
Detto ciò, i coreani possiedono ancora circa 21,9 miliardi di dollari di azioni Tesla, che rappresentano la loro più grande partecipazione in titoli azionari statunitensi per valore. I deflussi non hanno riguardato solo le azioni ordinarie: anche l’ETF a leva doppia su Tesla (TSLL) ha registrato in agosto significativi riscatti per 554 milioni di dollari, il più grande deflusso mensile dal febbraio 2024.
Crypto come nuova scommessa
Dall’altra parte dello spettro, negli ultimi mesi i coreani hanno riversato capitali nei titoli crypto quotati negli USA. Solo nel 2024 hanno acquistato più di 12 miliardi di dollari di questi strumenti. I dati di agosto mostrano l’entità degli acquisti: 426 milioni di dollari sono confluiti in Bitmine Immersion Technologies, mentre Circle e Coinbase hanno attratto rispettivamente 226 milioni e 183 milioni.
Anche un ETF 2x su Ethereum ha visto afflussi per 282 milioni di dollari, segno di un appetito più ampio per l’esposizione crypto tramite i mercati azionari.
Questo si riflette anche nell’adozione locale di asset digitali: circa il 20% dei sudcoreani ha investimenti in crypto, una quota ben superiore rispetto alla maggior parte degli altri Paesi. Tra gli adulti tra i 20 e i 50 anni, la percentuale sale addirittura al 25–27%, con una forte domanda di prodotti di investimento legati alle crypto.
Supporto politico
Anche le mosse favorevoli della politica hanno sostenuto il fenomeno. Il governo starebbe definendo i dettagli finali delle normative su stablecoin, offerte di security token e ETF crypto. È ancora in corso il dibattito sul trattamento fiscale, ma a differenza del passato, quando le autorità erano più caute, oggi l’istituzionalizzazione del settore viene vista come una priorità.
I coreani sono uno dei gruppi più numerosi di investitori esteri in azioni statunitensi, e questa forte concentrazione di acquisti e vendite può avere impatti sui prezzi. È interessante osservare come la dinamica si stia rapidamente invertendo su Tesla, mentre gli investitori si riversano nelle crypto.
