La Banca d’Italia chiede regole UE chiare per le stablecoin transfrontaliere
Chiara Scotti, vicegovernatrice della Banca d’Italia, avverte che senza regole unificate le stablecoin cross-border potrebbero creare rischi legali, operativi e di stabilità per i mercati europei.

La vicegovernatrice della Banca d’Italia, Chiara Scotti, ha sollecitato giovedì l’Unione Europea (UE) a fornire una guida chiara sulle stablecoin transfrontaliere, al fine di evitare rischi legali e problemi di stabilità finanziaria.
Parlando al Convegno Nazionale delle Banche Centrali a Roma, Scotti ha evidenziato la necessità per l’UE di definire come trattare le stablecoin emesse al di fuori del blocco ma rimborsabili all’interno.
Secondo l’ufficiale, l’assenza di un quadro armonizzato potrebbe esporre utenti e mercati a maggiore incertezza e vulnerabilità sistemiche.
L’UE e il Dilemma delle Stablecoin Cross-Border
Le stablecoin denominate in euro sono state definite dai legislatori europei come token di moneta elettronica (EMT). Tuttavia, tra le istituzioni dell’UE resta acceso il dibattito su come regolamentare un modello di “emissione multi-paese”.
Secondo un rapporto Reuters di giugno, la Commissione Europea ritiene che le leggi esistenti possano già consentire l’intercambiabilità transfrontaliera di queste monete digitali.
La BCE: Evitare Rischi Sistemici
La Banca Centrale Europea (BCE), invece, ha chiesto pubblicamente una legislazione chiara per ridurre i rischi imprevisti per la stabilità finanziaria.
Senza regole precise, ha aggiunto Scotti, diventa difficile gestire operazioni e liquidità. Ha inoltre spiegato che gli emittenti europei di stablecoin potrebbero ricevere richieste di rimborso da detentori esteri. In un modello multi-paese, le controllate non appartenenti all’UE dovrebbero trasferire risorse per colmare carenze di riserva, riducendo così la liquidità e creando frizioni operative.
I Rischi per la Stabilità Finanziaria
Secondo Scotti, l’assenza di “regole chiare” porta a rischi legali e operativi che potrebbero destabilizzare i mercati. Ha aggiunto che una nuova legislazione o la definizione di standard sarebbero “tempestivi e utili” per garantire che il sistema resti resiliente e capace di assorbire gli shock.
Il Caso Europeo e il Quadro MiCA
L’UE punta a rendere le stablecoin uno strumento più efficiente per i pagamenti transfrontalieri, ma le preoccupazioni per la stabilità del mercato rimangono alte.
Il dibattito si è intensificato mentre procede l’implementazione del regolamento Markets in Crypto-Assets (MiCA), pensato per creare un approccio unificato agli asset digitali.
Nonostante i progressi, resta irrisolto come applicare la normativa alle stablecoin emesse in più paesi. Secondo osservatori e operatori del mercato, l’incertezza normativa sta crescendo e i prossimi passi dei legislatori saranno determinanti per il futuro delle stablecoin in Europa.
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