UK riconosce gli asset digitali come proprietà
Il Regno Unito approva una legge storica che riconosce gli asset digitali come una nuova forma di proprietà, con impatti su sicurezza, fallimenti e mercati finanziari.
Il Regno Unito approva una legge storica che riconosce gli asset digitali come una nuova forma di proprietà, con impatti su sicurezza, fallimenti e mercati finanziari.

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Il panorama giuridico della proprietà personale in Inghilterra ha subito una trasformazione storica con il conferimento dell'Assenso Reale al Property (Digital Assets etc) Act il 2 dicembre.
Questa legge, composta da una sola clausola, stabilisce formalmente che gli asset digitali ed elettronici possono esistere come una categoria di proprietà personale a sé stante, risolvendo anni di incertezze dottrinali per l’industria crypto.
Finora, il diritto inglese riconosceva solo due categorie: le "cose in possesso" (beni fisici) e le "cose in azione" (diritti esigibili in tribunale). Le criptovalute, che non sono né oggetti fisici né meri IOU contrattuali, erano rimaste in un limbo. Giudici e avvocati avevano dovuto improvvisare, forzando le analogie con precedenti costruiti per navi o azioni per gestire token bloccati da chiavi private.
Nuova Base Statutaria per la Giustizia
L'Act pone fine a questa "ginnastica interpretativa" creando una terza categoria di proprietà personale. Afferma che un oggetto digitale non è escluso dall'essere proprietà solo perché non supera i test delle due categorie preesistenti.
La portata di questa legge va ben oltre i confini del Regno Unito, poiché una quota significativa di contratti aziendali e strutture di fondi globali si basa sul diritto inglese.
Questa nuova base legale è fondamentale anche in vista della consultazione in corso della Bank of England sul regime delle stablecoin sistemiche, garantendo che i tribunali abbiano una base solida per trattare le coin come proprietà recuperabile e trasferibile.
L'Act non introduce nuove normative (come tasse o licenze per i custodian), ma risolve il disallineamento concettuale. Il Regno Unito, con questa mossa, si posiziona come una delle giurisdizioni occidentali più avanzate nella definizione statutaria della proprietà digitale, superando, per chiarezza sui diritti di proprietà, quadri normativi come MiCA dell'UE.
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