Quando meccanica quantistica e crypto si incontrano QTum - Spaziocrypto
Da Riccardo Curatolo Immagine del profilo Riccardo Curatolo
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Quando Meccanica Quantistica e Crypto si Incontrano: QTum

Quello che vogliamo fare in questo articolo è raccontarti cosa sia Quantum e come funzioni, proprio attraverso la meccanica quantistica.

Il mondo delle criptovalute è davvero strano.

Parti da zero, poi frequenti questo blog e, guida dopo guida, una news alla volta, inizia a capire qualcosa di come funziona.

Fino a quando non entra in gioco la meccanica quantistica. Lì sono guai.

Ma aspetta, non buttare tutto all’aria: quello che voglio fare in questo articolo è raccontarti cosa sia Quantum e come funzioni, proprio attraverso la meccanica quantistica.  

E chissà, forse, dopo aver letto questo articolo non solo vorrai saperne di più del mondo crypto, ma inizierai anche ad interessarti di fisica quantistica.

Ci proviamo?

Uno sguardo alla meccanica quantistica

Innanzitutto, voglio tranquillizzati.

Qua non troverai strane formule matematiche da rovesciarti il cervello. Questo articolo parla pur sempre di blockchain

Però è curioso come una questa blockchain, chiamata “Quantum” abbia davvero tanto in comune con i principi della meccanica quantistica. E per comprenderla davvero a fondo, forse dovremmo fare un salto nel singolare mondo dei quanti.

Partiamo da due concetti chiave della meccanica quantistica che torneranno utili per spiegare la funzionalità di QTum:

  • Sovrapposizione: nella meccanica quantistica vige una legge fondamentale, quella della sovrapposizione degli stati. Significa che una particella può essere, appunto, particella, ma anche onda. Sì, contemporaneamente. Infatti, una particella “osservata” (quindi misurata) si comporta come tale, ma si trasforma in onda quando invece non viene osservata. Certo, anche a me ha fatto esplodere la testa la prima volta, ma è normale. Ti rimando all’esperimento di Thomas Young sulla doppia fenditura, se dovesse interessarti;
  • Entanglement: questo è un altro concetto chiave per la meccanica quantistica. Ci dice che due particelle possono essere collegate anche a distanza. In parole semplici, ciò che accade ad una particella, accade anche all’altra

Come avrai capito, se non la conosci, la fisica quantistica è un po’ come l’amica “strana” della fisica classica, quella che viviamo tutti i giorni. 

Non hai bisogno di una laurea per comprendere il funzionamento di questa blockchain, ma non appena ti spiegherò alcune delle sue caratteristiche chiave ti sarà subito chiara la somiglianza ai concetti di cui ti ho appena raccontato.

Cos’è QTum e come funziona

Innanzitutto, Quantum (o QTum, la sua abbreviazione) nasce nel 2017, praticamente l’altro ieri.

E sì, è promettente. Ma lasciamo che siano i numeri a parlare: infatti, al momento del lancio sono stati raccolti 10.000 Bitcoin e 72.000 Ether. Oggi, un Bitcoin vale circa 56.000 euro, mentre un Ether circa 2.500. Puoi prendere la calcolatrice per fare i calcoli con calma.

In modo abbastanza ironico, QTum viene definito “l’Ethereum cinese”, non di certo per la dubbia qualità che - ahimè - contraddistingue i prodotti di origine cinese, ma perché il suo team è composto prevalentemente da persone cinesi. 

Patrick Dai, fondatore e CEO di QTum, ha una radicata esperienza nel mondo delle criptovalute e della blockchain, ed ha lavorato (seppur brevemente) su Alibaba, prima di dedicarsi a questo progetto.

Neil Mahi è invece il co-founder e Chief Blockchain Architect di QTUM. Con i suoi 20 anni di esperienza come sviluppatore software e ingegnere, e oltre 5 anni di esperienza specifica nel settore della blockchain,ha giocato un ruolo davvero fondamentale nella realizzazione dell’architettura di QTum.

L’obiettivo di QTum sembra abbastanza semplice: creare una piattaforma blockchain ibrida che unisca la sicurezza della blockchain di Bitcoin con la flessibilità dei contratti smart di Ethereum, rendendo la tecnologia più accessibile e versatile per le aziende e gli sviluppatori.

Come lo realizza? Per questo, riprendiamo le info che ti ho dato sulla quantistica.

  • Sovrapposizione: Quantum collega la blockchain Bitcoin a quella di Ethereum, sovrapponendone le tecnologie alla base per creare un risultato ultra performante, sfruttando la sicurezza di Bitcoin e funzionalità di Ethereum.
  • Entanglement: l'idea qui è che, proprio come due particelle entangled sono connesse, le blockchain diverse che utilizzano QTum possono essere collegate in modo sicuro e interattivo, scambiando informazioni e transazioni attraverso diverse piattaforme. 

Un po’ di Bitcoin…

Ciò che QTum sfrutta di Bitcoin è il modello UTXO (Unspent Transaction Output), ossia quella parte di una transazione blockchain che non è ancora stata utilizzata come input in una successiva transazione.

L’alternativa è l’obsoleto e banale modello account-based che, proprio come suggerisce il nome, è del tutto simile al saldo di un conto corrente bancario. 

E quindi quali sono i vantaggi?

  • Sicurezza: il modello account based rischia di conteggiare doppie transazioni sulla base del protocollo di consenso e sincronizzazione del network. Il modello UTXO consente invece di tracciare e verificare ogni singola unità di valore nella blockchain, garantendo che non ci siano transazioni duplicate o spese doppie;
  • Parallelismo: un modello account-based prevede che ogni transazione possa essere effettuata solo sequenzialmente. Ogni UTXO può essere invece utilizzato solo una volta, facilitando il parallelismo nelle transazioni e potendo svolgere più operazioni contemporaneamente;
  • Trasparenza: l’UTXO rende più facile tracciare la cronologia delle transazioni e verificare con trasparenza gli importi spesi.

…e un po’ di Ethereum

Basta dire smart contracts per spiegare ciò che QTum sfrutta di Ethereum.

Una delle principali innovazioni di Ethereum è stata infatti l'introduzione dei contratti smart, che consentono l'esecuzione di codici autonomi e auto-eseguibili direttamente sulla blockchain. 

Il tutto basandosi sulla Ethereum Virtual Machine (EVM), una piattaforma già utilizzata per lo sviluppo di Ethereum e che consente agli sviluppatori di utilizzarla allo stesso modo anche su QTum.

E, pensa un po ', condividono anche lo stesso codice, solidity, con cui gli smart contracts vengono realizzati.

Un amico per mobile

Se QTum riscuote un grande successo e le aspettative sono alte, un motivo ci deve essere.

Tra i tanti di cui ho già parlato, uno è sicuramente quello di essere mobile friendly, dando la possibilità di facilitare l'esecuzione di transazioni e contratti smart anche su dispositivi mobili. 

Il tutto a dispetto di tante altre blockchain che, al contrario, richiedono una grande quantità di potenza di calcolo per eseguire nodi completi e gestire contratti intelligenti.

E tutto questo grazie a 3 caratteristiche davvero uniche:

  1. Architettura "Light Client" (SPV - Simplified Payment Verification): QTUM utilizza il protocollo SPV che permette ai dispositivi mobili di verificare le transazioni, senza dover eseguire un nodo completo della blockchain;
  2. Si scrive Qtum Core Mobile App, si legge “anche dal divano”: esiste infatti un’app mobile ufficiale, chiamata Qtum Core, che consente agli utenti di inviare, ricevere e mettere in staking i propri QTum direttamente dal proprio smartphone;
  3. Consenso PoS e “easy mining”: ricordi quando dovevi sfruttare intere farm per minare Bitcoin? Bene, ora potrai mettere in staking i tuoi QTum direttamente dal tuo smartphone, potendo guadagnare ricompense (così come prevede il protocollo Proof of Stake) direttamente dal tuo dispositivo mobile: ti basterà mantenere un wallet attivo.

Cosa aspettarsi da QTum?

La fisica quantistica compie i suoi passi, e gli scienziati che la studiano e fanno esperimenti hanno l’obiettivo di comprendere al meglio l’universo. Sarebbe davvero bello poter testimoniare l’unificazione della fisica classica e della meccanica quantistica, anello ad oggi ancora mancante.

Allo stesso modo possiamo aspettarci grandi novità anche da QTum che, sebbene rappresenti un progetto relativamente recente, dato il successo iniziale, possiede davvero tutte le carte per diventare uno dei più importanti nel mondo crypto.

Ma cosa bolle in pentola, quindi?

  • QTUM Bridge: una delle principali novità riguarda senz’altro lo sviluppo del QTUM Bridge, che permetterà di trasferire token da Ethereum a QTUM e viceversa, con particolare attenzione al USDC, il popolare stablecoin. E questo avrà impatti diretti sul mondo DeFi (finanza decentralizzata) aumentando la liquidità e facilitando l'interoperabilità tra diverse blockchain; 
  • Integrazione con MetaMask: un altro sviluppo degno di nota è la MetaMask Snap Integration, che permetterà agli utenti di interagire con il bridge e gestire i loro asset ERC-20 direttamente da MetaMask, facilitando (e non di poco) l’adozione delle funzionalità DeFi su QTum;
  • Introduzione del protocollo Segregated Witness: grazie a questo protocollo (un aggiornamento di Bitcoin nel 2017), QTum potrà aumentare la scalabilità, la sicurezza e la compatibilità con altre tecnologie, come pagamenti off-chain, contribuendo allo sviluppo dell’ecosistema.

Insomma, ne vedremo delle belle. Sintetizzando all’estremo, possiamo dire che uno degli obiettivi di rimbalzo di QTum sia anche quello di avvicinare più utenti al mondo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, creando un ecosistema che si preannuncia davvero promettente. 

Ma si sa, le insidie in questo mondo sono davvero tante. Al pari di tanti altri progetti, anche QTum ha dovuto affrontare sfide notevoli, come l’uscita dal mercato cinese che negli ultimi anni ha stretto sempre di più la vite attorno al mercato delle criptovalute. Ciononostante, non ha mai dovuto superare grossi ostacoli di natura legale (vero, SEC?).

Tutto quello che possiamo augurarci è che il progetto continui a prosperare, continuando, così come fa dall’inizio, a collezionare consensi.

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