Bitcoin e il Mining: Come il Bhutan Sta Rilanciando la Sua Economia

Il Bhutan ha puntato sulle criptovalute per stimolare la propria economia, minando bitcoin per un valore di milioni di dollari negli ultimi anni. Il Paese montuoso ha dovuto affrontare una “fuga di cervelli”, un alto tasso di disoccupazione e un calo del turismo. Ma vendendo i bitcoin estratti, il Bhutan è riuscito ad aumentare gli stipendi dei dipendenti pubblici, riducendo così il numero di professionisti che emigrano.

Il mining di criptovalute in Bhutan è alimentato da energia idroelettrica. Durante i mesi estivi, l’acqua scorre con maggiore intensità, facendo sì che le centrali idroelettriche generino più energia del necessario. “Per questo il mining di bitcoin ha perfettamente senso,” ha dichiarato il Primo Ministro del Bhutan, Tshering Tobgay, ad Al Jazeera.

“È semplicemente una scelta strategica che molte persone hanno fatto guadagnando miliardi di dollari, e penso che anche i governi dovrebbero farlo,” ha aggiunto Tobgay.

Il Regno del Bhutan si trova tra India e Cina, con una superficie di poco superiore ai 38.000 chilometri quadrati, ma gran parte di questo territorio è inadatto all’agricoltura a causa della conformazione montuosa. Il Paese, con circa 800.000 abitanti, importa la maggior parte del cibo dall’India.

Il Bhutan sta affrontando difficoltà economiche in seguito alla pandemia di COVID-19. Tobgay afferma che la nazione può accogliere circa 300.000 visitatori all’anno, di cui 150.000 previsti solo nel 2024. Tuttavia, uno degli effetti più gravi è stata l’emigrazione di giovani e professionisti qualificati verso altri Paesi, dato che i salari locali non sono competitivi rispetto a quelli delle nazioni più ricche.

Questa “fuga di cervelli” ha provocato una diminuzione dei dipendenti pubblici in Bhutan. Nel 2023, il governo ha venduto criptovalute per un valore di 100 milioni di dollari per raddoppiare gli stipendi dei funzionari pubblici, riducendo così l’esodo dei professionisti.

Mining di Bitcoin in Bhutan: Un Percorso Sostenibile per la Crescita Economica e la Tutela della Cultura

Il mining di bitcoin è una delle poche attività economiche che permette al Bhutan di svilupparsi economicamente senza rinunciare ai propri valori nazionali. Gli investimenti stranieri nel Paese sono limitati dal fatto che il Bhutan protegge l’ambiente e non consente l’avvio di industrie che possano danneggiarlo.

“Siamo stati molto attenti agli investimenti esteri diretti. Abbiamo escluso aziende che danneggiano l’ambiente, contaminano l’aria o minacciano la nostra cultura,” ha affermato Tobgay.

Il Bhutan produce più energia idroelettrica di quanta ne consuma. Il surplus viene esportato in India. Tuttavia, il mining di bitcoin è emerso come un’alternativa all’esportazione: dove le tariffe sono alte, il Bhutan vende elettricità all’India; dove le tariffe sono basse, utilizza l’elettricità per minare bitcoin.

Le criptovalute del regno sono custodite nel wallet della compagnia statale di mining Druk Holding & Investments. Secondo la piattaforma di analisi Arkham, ad aprile 2025 il Bhutan possiede 7.697 bitcoin (circa 659 milioni di dollari al cambio attuale). Questo equivale a circa il 22% del PIL statale, che nel 2024 ammontava a 3,02 trilioni di dollari.

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