Ultron è un progetto di Mavie di cui si parla da circa un anno. Il marketing del prodotto è stato efficace, sin dall'inizio, sebbene la poca chiarezza su come potesse generare il reddito passivo che reclamizzava abbia fatto insospettire numerosi investitori avveduti. Si tratta soltanto di un fraintendimento oppure abbiamo a che fare con un vero e proprio schema piramidale e truffaldino dal quale dobbiamo tenerci lontano? A Spaziocrypto ce lo siamo domandati e abbiamo deciso di approfondire la questione, per fare chiarezza.
Ultron: di Che Cosa si Tratta?
Con una rapida ricerca relativa a Ultron, sulle pagine di Google, non è difficile risalire a questa definizione:
"Ultron è la prima blockchain al mondo di livello 1 che possiede Dapp native. Ultron possiede la COIN di governance, listata su Coinmarketcap, al contrario di moltissimi altri progetti che sviluppano token su una blockchain già esistente il cui valore è determinato semplicemente dagli scambi di mercato."
Un Dapp è un applicativo decentralizzato, fornito solitamente, ma non necessariamente, a un'azienda o una realtà produttiva tipo startup. Agli utenti individuali, Ultron propone invece un ecosistema mondiale interamente dedicato al calcio e localizzato sul metaverso. Sviluppato in collaborazione con Devla, questo dà modo a chi lo desideri di trasformarsi in giocatore e disputare tornei con premi in denaro reale. L'obiettivo di Mavie è quello di raggiungere decine di milioni di persone attraverso programmi di affiliazione.
Nessuno di questi due prodotti ha riscosso particolare successo sul mercato, perché l'azienda ha suscitato immediatamente dei sospetti.
La Tecnologia di Ultron, un Progetto che ha Tutti i Tratti dello Schema Piramidale
Mavie ha promesso una blockchain con gestione veloce e conveniente delle transazioni. Per ottenere questo obiettivo ha adottato il meccanismo di consenso definito proof-of-stake, in grado di garantire maggiore rapidità e, spesso, più convenienza rispetto al proof-of-work su cui si basa Bitcoin, in cambio di minore centralizzazione. BTC è lo standard di affidabilità nel mondo cripto e tutto quello che si allontana dal suo modello può apparire meno degno di fiducia.
Ultron prevede l'impiego di un exchange decentralizzato per scambiare token in modalità P2P e stabilire relazioni con altre blockchain. Mavie e Ultron sono state lanciate nel 2022, a circa un mese di distanza l'una dall'altra. Per pubblicizzare la blockchain è stato adottato un piano di multi level marketing, vietato in Italia perché tipicamente associato allo schema piramidale di Ponzi. Abbiamo dunque una tecnologia non completamente trasparente e due fondazioni aziendali sospette.
Il settore delle criptovalute, che ricorda bene la vicenda OneCoin, è particolarmente sensibile al tema e, dal lancio di Ultron a oggi, si sono rincorsi articoli su articoli che dissuadevano gli utenti dal dare fiducia all'azienda.
Nei Nomi dei Coinvolti i Sospetti dello Schema Piramidale
Non esistono prove inconfutabili che Ultron sia uno schema piramidale. Il sospetto è però legittimo dal momento che i sentori ci sono tutti e, dietro al progetto, troviamo figure tutt'altro che affidabili. Il sito Decripto.org ha portato avanti un'indagine sull'intero team di Mavie, azienda con sede sulle Isole Vergini, noto paradiso fiscale, e composta di persone che risiedono a Dubai.
La squadra si compone di Michal Prazenica, già coinvolto in scam come il token Xaurum (che nel 2016, non appena raggiunse il valore di 1000 dollari, vide il proprio valore azzerarsi in un istante) e nel servizio CoinSpace; Klemen Nicoletti, investitore sloveno, se così vogliamo definirlo, che risulta indagato da enti di controllo finanziario per schemi piramidali; Alex Arnold, venditore di creme per Jeunesse Global che non è certo un guru della finanza e Vitaly Dubinin, organizzatore di convegni per PLCultima, uno schema piramidale che promette di offrire il 650% di interessi annui garantiti. Insomma, si tratta di un team in cui troviamo figure poco trasparenti, se non peggio.
Schema Piramidale o No... Stiamone alla Larga!
Se è vero che dobbiamo ritenere l'azienda Maive innocente fino a prova contraria, è altrettanto vero che non si capisce perché dovremmo dare fiducia a un progetto con incognite tecniche e promosso da scammer già condannati e venditori di prodotti di bellezza per aziende aggressive.
Il mondo delle criptovalute è spesso mira di sedicenti truffatori intenzionati ad approfittare dell'ingenuità di investitori alle prime armi che potrebbero essere affascinati dalle cripto ma non avere una formazione finanziaria adeguata. Naturalmente, ognuno è libero di investire come crede, tenendo sempre a mente che si tratta di un'attività nella quale il rischio fa parte del gioco. Quello di cui ci raccomandiamo, come sempre, è di fare ricerche approfondite prima di legare capitale a progetti di finanza decentralizzata: valutiamo sempre con attenzione chi sia il nostro interlocutore. Se non ci fidiamo, giriamo alla larga. Forse perderemo un investimento redditizio ma forse, e più probabilmente, eviteremo di mettere i nostri soldi in mano a dei malintenzionati.
