Il senatore democratico della California Adam Schiff ha presentato il Curbing Officials’ Income and Nondisclosure Act (COIN Act), una proposta di legge che vieterebbe al presidente, al vicepresidente e ai loro familiari più stretti di svolgere qualsiasi attività legata alle criptovalute durante il mandato.
«L’uso della presidenza da parte di Donald Trump per fini personali solleva serie preoccupazioni etiche, legali e costituzionali», ha dichiarato Schiff riferendosi alle sue operazioni in ambito cripto.
Today I introduced a bill to crack down on Trump’s corrupt crypto scheme.
— Adam Schiff (@AdamSchiff) June 23, 2025
No president — or their family — should use their office to get rich at the expense of the American people.
La proposta di legge vieterebbe completamente al presidente e ai suoi familiari di creare, promuovere o sponsorizzare criptovalute, comprese memecoin, NFT e stablecoin.
Inoltre, imporrebbe l'obbligo di segnalare le vendite di asset digitali per un valore superiore a 1.000 dollari, indipendentemente dalla posizione ricoperta dalla persona.
Le violazioni sarebbero punite con multe pari ai guadagni illeciti e fino a cinque anni di reclusione, anche per il presidente in carica.
L'introduzione del COIN Act appare controversa, considerando che appena una settimana fa Schiff ha votato a favore dell’iniziativa legislativa Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins (GENIUS Act), che crea un quadro normativo per le stablecoin negli Stati Uniti, ma non impone restrizioni al presidente e al vicepresidente.
I Democratici Divisi Sui Profitti Delle Cripto Dopo Le Entrate Di Trump Che Scatenano Reazioni Legislative
Nonostante le proteste di alcuni esponenti democratici per l'assenza di restrizioni nei confronti degli alti funzionari, la legge è comunque passata al Senato. Schiff e altri 17 democratici l'hanno sostenuta, scatenando un’ondata di critiche.
Ora nove senatori democratici sono co-autori del COIN Act, sette dei quali avevano già sostenuto il GENIUS Act.
Ricordiamo che, secondo recenti rapporti finanziari pubblicati, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha guadagnato quasi 58 milioni di dollari nel 2024 da progetti legati alle criptovalute, in particolare dai token WLFI. Tale somma è seconda solo ai suoi guadagni nel settore alberghiero.
Nel 2025 è prevista una nuova vendita di token per un valore di 390 milioni di dollari, oltre ai ricavi generati dalla propria memecoin lanciata a gennaio.
Inoltre, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha approvato la richiesta della Trump Media and Technology Group per registrare 85 milioni di azioni legate a un'iniziativa di custodia bitcoin del valore di 2,3 miliardi di dollari.
Anche il Modern Emotions and Malfeasance Enforcement (MEME) Act, creato dal deputato democratico californiano Sam Liccardo a febbraio di quest’anno, vieta ai politici e alle loro famiglie di guadagnare con le criptovalute.
Con lo stesso obiettivo, la deputata Maxine Waters ha poi presentato a maggio il Stop TRUMP in Crypto Act del 2025 (HR 3573), per impedire a presidente, vicepresidente, membri del Congresso e loro familiari di trarre profitti da iniziative legate alle criptovalute.