TRIESTE — Il calcio italiano e il mondo delle criptovalute si incontrano in un’operazione senza precedenti. La U.S. Triestina Calcio 1918, una delle società storiche di Serie C, ha annunciato l’ingresso di House of Doge come nuovo azionista principale.
La notizia, ufficializzata il 12 settembre 2025, segna un cambio epocale: per la prima volta, un’entità legata a una criptovaluta non si limita a sponsorizzare, ma assume un ruolo di controllo societario diretto in un club calcistico professionistico europeo.
Un club storico tra tradizione e crisi
Fondata nel 1918, la Triestina è una delle realtà più antiche del calcio italiano. Ha vissuto stagioni gloriose in Serie A, ma anche anni difficili tra retrocessioni, problemi finanziari e ricostruzioni societarie.
Nel 2023, il club era stato rilevato interamente da LBK Capital LLC, un’operazione che avrebbe dovuto riportare stabilità. Tuttavia, la gestione è rimasta complessa e a inizio settembre 2025 il presidente Ben Rosenzweig ha rassegnato le dimissioni.
È in questo contesto che si inserisce l’ingresso di House of Doge, pronto a dare una svolta con capitali freschi e un progetto innovativo.
Chi è House of Doge e perché punta sul calcio
House of Doge si presenta come il braccio corporate della Dogecoin Foundation, la fondazione che tutela e promuove lo sviluppo della celebre criptovaluta nata come meme nel 2013.
Negli ultimi mesi, la società ha promosso iniziative legate alla creazione di un “Dogecoin Treasury”, ovvero una sorta di riserva ufficiale per sostenere l’ecosistema della moneta digitale. L’ingresso in un club calcistico rappresenta il passo successivo: un mix di marketing, sperimentazione e visibilità internazionale.
Il calcio, infatti, offre una piattaforma unica per raggiungere milioni di persone, non solo come tifosi ma come potenziali nuovi utenti Dogecoin.
Dal controllo LBK a una nuova governance
Con l’acquisizione della quota principale, House of Doge ha annunciato la ricostituzione del Consiglio di Amministrazione della Triestina e la prossima nomina di un nuovo presidente.
Tuttavia, come da regolamento federale, l’operazione non è ancora completa: la FIGC e gli organi competenti della Lega Pro dovranno ratificare il passaggio. Solo dopo la ratifica, House of Doge potrà esercitare pienamente il proprio ruolo di governance.
Obiettivi e possibili novità per i tifosi
Secondo le dichiarazioni ufficiali, l’ingresso di House of Doge non si limita a una manovra finanziaria. Tra i piani annunciati:
- Pagamenti in Dogecoin per biglietti e merchandising,
- Nuove sponsorizzazioni e accordi commerciali legati al marchio Doge,
- Esperienze digitali per i tifosi, con utilizzo della blockchain per interazioni esclusive,
- Creazione di un modello replicabile anche in altri club europei.
Se realizzati, questi progetti potrebbero trasformare la Triestina in una sorta di laboratorio crypto-sportivo, con ricadute non solo a livello locale ma in tutto il calcio italiano.
Calcio e crypto: precedenti e differenze
Negli ultimi anni, diverse società calcistiche hanno stretto partnership con aziende del settore crypto. Fan token, sponsorizzazioni e accordi commerciali hanno reso familiare il logo di varie piattaforme digitali sulle maglie delle squadre di Serie A e di altri campionati europei.
Ma il caso Triestina è diverso: non si tratta di semplice sponsorizzazione, bensì di partecipazione azionaria diretta. In altre parole, una realtà crypto non si limita a comparire sulle maglie o negli stadi, ma siede direttamente al tavolo delle decisioni societarie.
Rischi e opportunità
L’operazione apre scenari affascinanti ma anche interrogativi:
- Opportunità: nuove risorse economiche, innovazione tecnologica, visibilità internazionale e possibilità di attrarre sponsor e partner legati al settore crypto.
- Rischi: volatilità del mercato delle criptovalute, incertezza normativa e la necessità di garantire stabilità finanziaria in un contesto come quello calcistico, tradizionalmente fragile.
Molto dipenderà dalla capacità di House of Doge di coniugare le logiche della finanza digitale con quelle della gestione sportiva quotidiana.
Le prossime tappe
Nei prossimi mesi saranno decisive:
- Ratifica ufficiale da parte della FIGC.
- Nomina del nuovo presidente e CdA.
- Eventuali annunci concreti sull’uso del Dogecoin per pagamenti e merchandising.
Se il percorso sarà completato, la Triestina diventerà la prima società italiana a vivere una trasformazione societaria spinta da un progetto crypto.
Conclusione
L’ingresso di House of Doge nella Triestina non è solo una notizia sportiva o finanziaria: è il simbolo di un cambiamento culturale. Il mondo del calcio, radicato nella tradizione, si apre così al linguaggio disruptive delle criptovalute.
Per la Triestina, club con una storia di oltre cento anni e una tifoseria passionale, si apre una nuova era. E per Dogecoin, nato come meme e diventato fenomeno globale, l’occasione di dimostrare che la sua community può incidere anche nel mondo reale — persino in quello del calcio italiano.