Il Marketing ai Tempi del Web3
L'airdrop è una tecnica di distribuzione di token, ma in senso lato di marketing, che risale al 2014, ma largamente diffusa a partire dal 2018.
Spaziocrypto ti offre il riassunto settimanale delle principali news relative al Web3.
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Sai come si diventa un buon imprenditore?
Fidati, potresti perdere il conto delle risposte sbagliate.
Senza questa caratteristica imprescindibile, certo, potresti essere un imprenditore, ma non uno di quelli capace di creare qualcosa che duri nel tempo.
Sto parlando della vision.
Senza tanti giri di parole, la vision è la capacità di guardare nella sfera di cristallo e prevedere il futuro. Perché è questo ciò che fanno i veri imprenditori, le figure di spicco dietro ai grandi brand leggendari.
E sembra che i founder delle startup di oggi lo sappiano bene, soprattutto quelli che scelgono di affidarsi al mondo crypto.
Semplicemente, fiutano come il web3 rappresenti una tappa obbligatoria verso il futuro, e orientano il proprio business in quella direzione fin dall’inizio.
Da qualche anno infatti le startup hanno iniziato a fare uso di un curioso strumento di marketing, improntato in tutto e per tutto verso il web3, chiamato airdrop.
Di cosa si tratta? Semplice, una tecnica innovativa, creativa e capace di generare valore.
Vuoi saperne di più? Ti basta continuare a leggere.
Cos’è un airdrop?
Gli iPhone users neofiti del mondo crypto storceranno il naso, quindi no, l’airdrop non riguarda la modalità di condivisione dei file tra dispositivi Apple.
L'airdrop è una tecnica di distribuzione di token, ma in senso lato di marketing, che risale al 2014, ma largamente diffusa a partire dal 2018. Grazie ad un airdrop una startup, spesso nel settore delle criptovalute o della tecnologia, distribuisce gratuitamente token, NFT o altri asset digitali a un gruppo di utenti, per aumentare la visibilità del progetto, incentivare l'adozione e costruire una community.
Certo, ma nessuno regala mai nulla, giusto?
Infatti, per poter accedere alle ricompense, viene solitamente chiesto agli utenti di svolgere qualche compito, di norma direttamente sulla piattaforma che gestisce l’airdrop, ma anche azioni più semplici, come iscriversi al canale Telegram, o seguire una certa pagina su X.
Comunque un prezzo davvero onesto. Ma l’azienda, quindi, cosa ci guadagna?
Forse alcuni numeri possono rendere meglio l’idea.
Ecco perché dovresti partecipare ad un airdrop
Torniamo al 2020, anno che tutti ricordano per Covid-19 e lockdown, ma che nessuno ricorda per l’airdrop di Uniswap, ad eccezione di coloro che hanno interagito con la piattaforma durante quel periodo.
Infatti, chiunque avesse depositato liquidità sulla piattaforma Uniswap, o effettuato un’operazione complessa entro il 1 settembre 2020, avrebbe ricevuto una corrispondente quantità di UNI (il token).
Al momento del lancio, 400 UNI riportavano un valore di 1.200 dollari, aumentando di 10 volte (12.000 per gli scarsi in matematica) nei mesi successivi.
Circa 250.000 utenti partecipanti.
2021, lancio di Ethereum Name Service. Il token era destinato a tutti coloro che avessero acquistato un dominio .eth, in misura variabile, tra i 200 e i 1000 token a seconda del livello di interazione.
Al momento del lancio il token ENS raggiunse un valore di 85 dollari, garantendo ai partecipanti premi fino a 17.000 dollari, facendo sì che il mercato del token raggiungesse e superasse il miliardo di dollari subito dopo l’airdrop.
Utenti raggiunti, circa 137.000.
Sicuramente a questo punto avrai ben chiaro quale sia il ritorno per l’utente, soprattutto in termini economici.
Ma l’azienda ottiene, dal canto suo, una delle risorse più importanti su cui possa fare affidamento: la visibilità.
Anatomia di un airdrop: ecco cosa contiene
Non tutti gli airdrop hanno successo, sia chiaro. A volte i progetti vengono interrotti, mentre può accadere, ad airdrop già avvenuto, che il token subisca un dumping, ovvero l’eventualità in cui gli utenti vendano i token in proprio possesso al momento del lancio.
E nel mondo del trading, quando tutti vendono tutto, di solito non è un buon segnale (il prezzo crolla).
Ma un airdrop che si rispetti, alla cui base si trovi una startup con ottime potenzialità, dovrebbe seguire questi passaggi:
Per evitare che tutto ciò che hai letto resti soltanto un’utile lezione teorica, alla fine di questo articolo ti segnalerò i migliori airdrop tra i più interessanti del momento, che non dovresti farti sfuggire.
Ma prima, lascia che ti spieghi…
Perché il marketing di un airdrop è dannatamente efficace
I motivi sono davvero tantissimi.
Uno dei più importanti riguarda un aspetto a cui ogni brand deve dare estrema importanza: la community.
Non esiste infatti nessun brand che oggi abbia valore, attorno a cui non esista una community attiva di persone che creda nei suoi valori, e che non sia disposta a spendere soldi per farsi portavoce di quel brand.
Infatti, gli airdrop sono estremamente efficaci per attrarre nuovi utenti e creare una community attiva attorno ad un progetto. Grazie alla distribuzione gratuita, ad esempio, le aziende riescono a incentivare gli utenti a diventare parte di un ecosistema.
E il motivo è semplice, ma potentissimo: ogni utente si sente ricompensato nel sentirsi partecipante attivo del progetto, con la prospettiva di ottenere un beneficio economico futuro.
Seconda, ma non per importanza, è la viralità.
Oggi si crede che per diventare famosi si debba per forza diventare virali. E c’è chi ci crede o meno, ma una cosa è certa: raggiungere milioni di utenti al giorno può dare una mano concreta.
E quali strumenti migliori di canali come Reddit, Telegram o X? Gli airdrop generano naturalmente visibilità sui social media tramite il passaparola, condividendo esperienze e idee sui token ricevuti.
Proprio per questo una simile viralità organica è in grado di fare scuola a tutti coloro che pensano che effettuare investimenti massicci in marketing sia la chiave verso il successo.
Airdrop vs. marketing tradizionale
Secondo te, quanto ha speso Marvel per la campagna marketing di Avengers: Endgame?
Più o meno di 38 milioni di dollari?
Beh, se pensi abbia speso meno di 50 milioni, ci sei lontano. Anche se pensi ne abbia spesi meno di 100.
Marvel ha speso infatti oltre 200 milioni di dollari per la sua campagna di marketing attorno ad uno dei suoi più grandi prodotti cinematografici.
Lo stesso vale per Chanel No. 5 che nel 2004 ha speso oltre 33 milioni di dollari ingaggiando Nicole Kidman, per la produzione di un cortometraggio di soli 3 minuti.
Questo perché le grandi con budget pressoché illimitato sfornano tra le campagne di marketing più costose della storia.
Cosa che una startup non può permettersi di fare.
Ecco perché il marketing del futuro ruoterà attorno alla creazione di una community ancor prima che il prodotto venga effettivamente lanciato, puntando direttamente al target desiderato, e aumentando a dismisura il valore percepito dall’utente.
AAA cercasi: airdrop di successo
Te l’ho promesso, quindi eccoci qua: gli airdrop più caldi del momento.
Come avrai capito, l’airdrop non rappresenta soltanto uno strumento di marketing imponente, in grado di costruire una community davvero grande con cui condividere, e tra cui diffondere, il valore futuro del proprio business.
Certo, una delle barriere all’ingresso per partecipare ad un airdrop è rappresentata in termini di conoscenza del mercato delle crypto.
Ma credo che su questo sito tu possa trovare tutte le risposte ad ogni tuo dubbio, non è forse così?
Ora, fiutare airdrop non è una cosa semplice, soprattutto se non si è maestri dei vari canali dove vengono diffuse le notizie principali.
Ecco perché questa lista potrebbe aiutarti a raggiungere gli airdrop più attesi del momento che, ad oggi, sono ancora in fase di distribuzione dei propri token:
Bene, è il momento di tirare le somme.
Avrai senz’altro capito come un airdrop rappresenti un infallibile strumento di marketing di massa, a basso costo, e che sappia generare un engagement unico per la community.
Se da un lato molti airdrop hanno riscontrato un enorme successo, vedendo il valore del token distribuito schizzare alle stelle, è anche vero che, dall’altro, altri airdrop non possono raccontare di aver avuto lo stesso successo.
Inoltre, non tutti gli airdrop giungono a compimento, per una serie di ostacoli che il progetto incontra lungo il percorso, dall’ideazione all’emissione.
Però pensaci bene: una casa cinematografica può trovarsi a spendere centinaia di milioni di dollari con il rischio che il film prodotto si riveli un flop assurdo.
Ormai viviamo nell’epoca del web3, dove la blockchain regna sovrana.
E se pensi che fare marketing significhi spendere vagonate di soldi per avere qualche follower in più sui social, beh, forse è il caso che tu rilegga da capo questo articolo
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