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Da Mattia Mezzetti Immagine del profilo Mattia Mezzetti
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Il CEO Di Polygon Interviene Su Ethereum: "Mi Preoccupano I Layer 2"

Il ceo di Polygon interviene su X per manifestare la sua preoccupazione nei confronti del layer 2 di Ethereum.

Marc Boiron, il CEO di Polygon Labs, è intervenuto su X, l'ex Twitter, per esternare alcune sue preoccupazioni relativa all'ambiente Ethereum. In un post datato 7 aprile, Boiron ragiona sui possibili problemi che i layer 2 potrebbero portare al secondo maggiore asset digitale per capitalizzazione.

Secondo il suo punto di vista, il network di layer 2 che agisce all'interno dell'infrastruttura di Ethereum è il problema principale all'interno di questo ambiente. La tesi di Boiron è che la competizione tra i numerosi L2 presenti nel network costringe il sistema ETH a una continua cannibalizzazione di sé stesso, rendendolo meno competitivo di quanto potrebbe essere nei confronti delle criptovalute rivali.

Layer 1 e Layer 2

All'interno dell'ambiente Ethereum definiamo come layer 1 la blockchain di base. Pensiamo a L1 come alle fondamenta della casa. Su questo si basano tutti i 2. I progetti L2 sono tutti i rollup di Ethereum (o le operazioni che poggiano sul Lightning network di Bitcoin, per chi sia più pratico sulla blockchain principale del mondo cripto) e ogni transazione portata avanti qui torna al layer principale.

I layer 2 pubblicano i propri dati transazionali su Ethereum, basandosi sulla blockchain per la disponibilità di dati di registro. Questi dati sono quelli che fanno fede e diventano utilizzabili per chiunque voglia visualizzare lo stato di un progetto L2 o contestare una transazione conclusa su quel layer.

Dal momento che Ethereum elabora più di un milione di transazioni al giorno, la domanda di utilizzo del mainnet (la blockchain principale) può farsi molto esosa, dal momento che la richiesta è alta. Per evitare commissioni spropositate, entra in gioco il layer 2. Questo risponde alla richiesta di maggiore velocità poiché non va a intasare L1 e consente dunque a Ethereum di aumentare il volume delle transazioni senza sacrificare sicurezza o decentralizzazione, due concetti chiave nel mondo cripto.

Limitare la Congestione

Il mainnet di Ethereum riesce a elaborare circa 15 transazioni al secondo. In momenti di domanda elevata, una rete di questa capacità può congestionarsi, aumentando le commissioni per operazione ed escludendo automaticamente gli utenti che non possono permettersele. I layer 2 creano una via di fuga, spostando le transazioni su una rete parallela.

I cosiddetti rollup su L2 elaborano centinaia di transazioni all'interno di un singolo nodo transazionale L1. In tal maniera la singola commissione per transazione richiesta dalla blockchain di layer più alto si distribuisce tra centinaia di utenti. Ciò comporta una maggiore convenienza per tutti.

Il Punto di Vista di Marc Boiron sui Layer 2

Il focus del CEO di Polygon è sul fatto che i vari layer 2 sono continuamente in competizione tra loro: si sottraggono l'un l'altro sviluppatori, utenti e liquidità impoverendo l'intero ambiente Ethereum piuttosto che competere all'infuori di esso. Secondo il suo modo di vedere, i layer 2 dovrebbero creare valore mettendo a disposizione le proprie app e creando così una subnet che possa portare vantaggi a cascata a chiunque operi su L2 Ethereum piuttosto che farsi la guerra, indebolendo sé stessi e l'infrastruttura su cui operano.

Karthik Senthil, partner dell'hedge fund Lattice, incentrato sulle criptovalute, condivide il pensiero di Boiron. Secondo lui i layer 2 hanno successo soltanto se riescono ad aumentare la propria quota attirando chi oggi sia fuori da Ethereum. Se ci si rubano a vicenda le risorse già presenti dentro il sistema, non ci guadagna nessuno, bensì ci si limita a suddividere le perdite.

Ethereum Attraversa una Fase Delicata

A quanto sembra, ci troviamo in un momento nel quale Ethereum sta attirando numerosi richiami. Pochi giorni fa, sulle pagine virtuali di SpazioCrypto, vi abbiamo già raccontato delle perplessità di Coinbase sul restaking e, oggi, torniamo a mettere in luce punti di vista di addetti ai lavori che hanno dubbi sull'operato della seconda criptovaluta.

Certo, si tratta di critiche costruttive, come si suol dire, che mirano soltanto al miglioramento di un sistema dall'indubbio, enorme, potenziale. Però, pur sempre di critiche si tratta.

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