Kamala Harris E Le Criptovalute: La Candidata Si Esprime

Che le criptovalute siano parte delle tematiche incluse nella campagna elettorale per le future presidenziali statunitensi non stupisce più nessuno. Noi stessi, dalla pagine virtuali di SpazioCrypto, avevamo parlato dell'avvicinamento di Donald Trump, storico oppositore delle finanza decentralizzata, al settore, per richiedere finanziamenti elettorali anche in asset digitali. Da quel momento in avanti, l'ex presidente si è sempre più schierato a favore di questi sistemi di pagamento.

Mancava l'opinione della sua sfidante, la democratica Kamala Harris. L'attuale vice di Joe Biden, infatti, non si era mai esposta sul tema. Lo ha fatto in questo weekend, probabilmente non a caso, dal momento che ormai non manca che una quarantina di giorni all'election day. Ogni preferenza, ora, comincia a contare sul serio.

Le Dichiarazioni di Kamala Harris

Il proscenio scelto da Harris per parlare di criptovalute e finanza decentralizzata era il principale tempio della finanza mondiale: Wall Street. La candidata democratica si trovava presso la Borsa di New York per promuovere una raccolta fondi per la sua campagna. Com'è infatti noto, le elezioni americane le vince chi riesce a vendersi meglio, raccogliendo più danaro per oliare a puntino i propri ingranaggi.

Nel corso del suo comizio, la vicepresidente ha promesso di incoraggiare investimenti importanti nelle nuove tecnologie, a partire dalle due attualmente più chiacchierate: la finanza digitale e l'intelligenza artificiale. La strategia appare dunque chiara. Dal momento che Trump sta già lavorando da tempo per ingraziarsi la categoria dei votanti entusiasti delle criptovalute, anche la sua sfidante vuole fare lo stesso, per non precludersi un buon bacino di preferenze.

Biden, pur non dichiarandosi mai contrario alle cripto, ha fatto molto poco, durante il suo mandato, per stimolare il settore. Numerosi addetti ai lavori lo reputavano ostile alla finanza decentralizzata e l'entourage dem ha probabilmente voluto rimediare, chiedendo a Harris di esplicitare i concetti che ha inserito nel suo discorso.

Il Comizio a Wall Street

"Collaboreremo per investire nella competitività dell'America. Collaboreremo per investire nel futuro dell'America. Incoraggeremo tecnologie innovative come l'intelligenza artificiale e gli asset digitali, proteggendo i nostri investitori e i nostri consumatori. Creeremo un ambiente imprenditoriale sicuro, con regole coerenti e trasparenti. Investiremo nei semiconduttori, nell'energia pulita e in altre industrie del futuro. Nel farlo, ridurremo la burocrazia inutile."

Pur restando piuttosto banale, il discorso di Kamala Harris rappresenta un'importante apertura. In realtà, alcune settimane fa, c'erano già stati segnali in questa direzione. Brian Nelson, consigliere senior della Harris nella sua campagna elettorale, lasciò intendere che avrebbe appoggiato qualunque politica il partito avesse scelto in merito alle cripto. Di fatto, diede un nulla osta a ogni tipo di legislazione favorevole, pur specificando che, a suo avviso, era importante emettere regole chiare, dato il fallimento di alcuni giganti del settore.

Come hanno Reagito gli Addetti ai Lavori

Faryar Shirzad, responsabile delle policy di Coinbase e voce piuttosto nota all'interno del panorama Web3, è stato uno dei primi a reagire alle dichiarazioni di Kamala Harris. In un post su Twitter ha scritto:

"Questa è una dichiarazione importante e costruttiva da parte di Kamala Harris. Non è così lungimirante come le posizioni visionarie assunte da Donald Trump, ma è comunque degna di nota. Riconosce infatti l'innovazione degli asset digitali e li paragona all'IA."

È lecito supporre che buona parte dei colleghi e clienti la pensino allo stesso modo. I democratici sperano che questa vicinanza ritrovata possa far guadagnare loro alcuni voti tra quelli provenienti dagli addetti ai lavori.

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