Il Servizio d’Insolvenza del Regno Unito ha compiuto un passo significativo per affrontare le sfide legate agli asset digitali, selezionando il suo primo specialista in intelligence sulle criptovalute.
Attraverso questa assunzione strategica, l’agenzia governativa dimostra il proprio impegno nel tracciare e recuperare con successo le criptovalute a favore dei creditori nei procedimenti di insolvenza, in un contesto in cui gli asset digitali stanno diventando sempre più diffusi.
Il Servizio ha nominato Andrew Small, ex investigatore di polizia con una solida esperienza, per guidare questa nuova funzione. Small si concentrerà sui casi di natura penale, sfruttando le sue competenze per gestire la complessità degli asset digitali. Il Servizio riconosce il proprio ruolo chiave nel recupero degli asset per i creditori e la crescente necessità di conoscenze specialistiche in questo ambito.
L’aumento significativo dei casi di insolvenza legati alle criptovalute dimostra l’importanza cruciale di questa figura. L’identificazione delle criptovalute come asset recuperabili da parte dei liquidatori è cresciuta del 420% negli ultimi cinque anni, raggiungendo 59 casi. Il dato più sorprendente è l’aumento esponenziale del valore stimato degli asset crypto, cresciuto fino a 364 volte rispetto al valore iniziale, arrivando a circa £520.000 (circa $700.000).
Andrew ha sottolineato la natura delle criptovalute come asset recuperabili e ha spiegato che la sua esperienza supporterà l’agenzia con una conoscenza approfondita dei diversi tipi di asset crypto e delle tecnologie utilizzate per acquistarli, venderli e conservarli. La sua nomina migliorerà la capacità del Servizio d’Insolvenza di gestire le transazioni in criptovaluta e i relativi metodi di archiviazione.
«Le criptovalute sono assolutamente asset recuperabili, e il mio ruolo aiuterà l’agenzia fornendo conoscenze specialistiche sui vari tipi di criptovalute esistenti e sulle tecnologie associate al loro acquisto, vendita e conservazione», ha dichiarato Small.
Questo sviluppo si inserisce in un più ampio sforzo del Regno Unito per rafforzare il proprio quadro normativo in materia di asset digitali, in un settore che continua a guadagnare popolarità. Una ricerca della Financial Conduct Authority (FCA) ha rivelato che la proprietà di criptovalute tra i residenti del Regno Unito è aumentata significativamente, passando da 2,2 milioni di persone nel 2021 a 7 milioni nel 2024.
Per rispondere a questa crescita, il Paese ha iniziato a pubblicare bozze di legislazione e documenti di consultazione volti a sviluppare un sistema regolatorio completo per il settore crypto. La decisione del Servizio d’Insolvenza di assumere uno specialista in intelligence sulle criptovalute dimostra come il Regno Unito stia integrando attivamente gli asset digitali nei propri sistemi finanziari e legali di recupero.