Minare le criptovalute in Italia è costoso, anche dal punto di vista energetico, ma i token BHP potrebbero essere la soluzione.
Il 2024 è cominciato con una presa di coscienza importante: gli investitori italiani in criptovalute sono più di quelli che pensiamo. Circa il 3% della popolazione, per la precisione. Quasi la metà di chi investe è giovanissimo: sono i Gen Z, infatti, i maggiori investitori in assoluto in Italia e il numero è destinato a crescere, se pensiamo che la percentuale è già aumentata rispetto al 2023.
Criptovalute in Italia: lo stato dell'arte
Partiamo da una premessa importante: in Italia si parla ancora troppo poco di criptovalute, la porzione di interessati, appassionati e investitori reali è molto più simile a una nicchia ristretta che a una percentuale rilevante. Tuttavia, le normative presenti e in arrivo si stanno inevitabilmente adeguando a questa tendenza. Da giugno, infatti, cambierà anche la nostra dichiarazione dei redditi e includerà la possibilità di dichiarare valute virtuali come i Bitcoin.
Quanto costa minare criptovalute?
Minare Bitcoin in Italia, tuttavia, è ancora una pratica in evoluzione, per diverse ragioni. Prima di tutto, il mining è un procedimento costoso, che richiede un considerevole dispendio energetico, sia per la raccolta delle monete che per la loro successiva messa in sicurezza. Inoltre, fino a oggi le regolamentazioni sono sempre state piuttosto complesse da mettere in atto. Chissà se con le nuove dichiarazioni dei redditi in attivo da Giugno le cose non possano effettivamente cambiare in meglio.
Il mining è costoso, dicevamo, perché richiede tantissima energia elettrica per poter garantire un sistema chiuso e sicuro per tutte le transazioni. L'energia elettrica non è problematica solo dal punto di vista ambientale, in certi casi, ma si rivela sconveniente proprio dal punto di vista economico. Considerando, infatti, i costi importanti dell'energia elettrica in Italia è evidente che pochissime persone desiderano investire in Bitcoin o criptovalute in genere nel Belpaese. Grazie, però, ad alternative come il token BHP possiamo provare a risolvere il problema.
Alternative al mining: i token BHP
Perché il token BHP per il mercato italiano potrebbe essere una buona soluzione? Perché consentono le attività di mining senza il bisogno né di infrastrutture né di complicate competenze informatiche.
Rispetto ad altri token già presenti sul mercato, i BHP contengono al loro interno potenza di calcolo utile per il mining (un terahash per ogni token BHP). I miner da cui attingono “energia” provengono da mining farm in giro per il mondo, probabilmente in posti in cui l'energia elettrica costa di meno ed è addirittura a basso impatto ambientale. In questo modo, quindi, possiamo acquistare e minare criptovalute senza investire in infrastrutture, ma sfruttando semplicemente quelle altrui.
Acquistare token in Italia con Cryptosmart
È possibile acquistare token BHP anche dall'italia, attraverso l'exchange italiano Cryptosmart: basta andare sul sito, cliccare su “registrati” in alto a destra, poi accedere alla sezione Launchpad, dedicata proprio ai token BHP. Grazie ai token BHP, non serviranno competenze informatiche particolari né l'acquisto obbligato di hardware costosi e ad alto impatto energetico. Al contrario, sfrutteremo mining preesistenti a cui agganciarci per poter generare moneta “a distanza”.
Vuoi rimanere aggiornato sul mondo crypto? Aggiungi il sito ai preferito e consulta la nostra guida sulle criptovalute.
Wall Street è divisa tra il rally stagionale di fine anno e i dubbi sulla sostenibilità degli investimenti in Intelligenza Artificiale, mentre Bitcoin e asset di rischio mostrano segnali di debolezza.
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La giustizia federale USA ha emesso sentenze contrastanti nei casi cripto più eclatanti. La condotta processuale ha pesato più del danno economico nella disparità di pena tra Do Kwon e SBF.
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Quanto costa minare criptovalute?
Minare Bitcoin in Italia, tuttavia, è ancora una pratica in evoluzione, per diverse ragioni. Prima di tutto, il mining è un procedimento costoso, che richiede un considerevole dispendio energetico, sia per la raccolta delle monete che per la loro successiva messa in sicurezza. Inoltre, fino a oggi le regolamentazioni sono sempre state piuttosto complesse da mettere in atto. Chissà se con le nuove dichiarazioni dei redditi in attivo da Giugno le cose non possano effettivamente cambiare in meglio.
Il mining è costoso, dicevamo, perché richiede tantissima energia elettrica per poter garantire un sistema chiuso e sicuro per tutte le transazioni. L'energia elettrica non è problematica solo dal punto di vista ambientale, in certi casi, ma si rivela sconveniente proprio dal punto di vista economico. Considerando, infatti, i costi importanti dell'energia elettrica in Italia è evidente che pochissime persone desiderano investire in Bitcoin o criptovalute in genere nel Belpaese. Grazie, però, ad alternative come il token BHP possiamo provare a risolvere il problema.
Alternative al mining: i token BHP
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Rispetto ad altri token già presenti sul mercato, i BHP contengono al loro interno potenza di calcolo utile per il mining (un terahash per ogni token BHP). I miner da cui attingono “energia” provengono da mining farm in giro per il mondo, probabilmente in posti in cui l'energia elettrica costa di meno ed è addirittura a basso impatto ambientale. In questo modo, quindi, possiamo acquistare e minare criptovalute senza investire in infrastrutture, ma sfruttando semplicemente quelle altrui.
Acquistare token in Italia con Cryptosmart
È possibile acquistare token BHP anche dall'italia, attraverso l'exchange italiano Cryptosmart: basta andare sul sito, cliccare su “registrati” in alto a destra, poi accedere alla sezione Launchpad, dedicata proprio ai token BHP. Grazie ai token BHP, non serviranno competenze informatiche particolari né l'acquisto obbligato di hardware costosi e ad alto impatto energetico. Al contrario, sfrutteremo mining preesistenti a cui agganciarci per poter generare moneta “a distanza”.
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