L'Exchange Kraken si accorda con la SEC sui servizi di staking
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L'Exchange Kraken si accorda con la SEC sui servizi di staking

SEC accusa Kraken di non aver registrato il loro programma di staking come servizio di criptovalute.

La Commissione per le Società e la Borsa (SEC) ha accusato Payward Ventures, Inc. e Payward Trading Ltd., meglio conosciuti come Kraken, di aver fallito nell'iscrivere l'offerta e la vendita del loro programma di staking come servizio di criptovalute. Il programma permetteva ai investitori di trasferire le loro criptovalute a Kraken per lo staking in cambio di rendimenti annuali pubblicizzati.

Secondo la denuncia della SEC, Kraken ha offerto e venduto i suoi servizi di staking dal 2019, accumulando alcune criptovalute trasferite dagli investitori e facendole staking a nome degli investitori. Lo staking implica bloccare le criptovalute con un validatore della blockchain in cambio di una ricompensa in nuove valute.

Kraken ha accettato di interrompere immediatamente l'offerta o la vendita di titoli attraverso i servizi di staking e di pagare 30 milioni di dollari per il disgorgement, gli interessi pregiudiziali e le sanzioni civili. Inoltre, Payward Ventures e Payward Trading, senza ammettere o negare le accuse, hanno acconsentito all'entrata di un giudizio finale che li vieterebbe permanentemente di violare la legge sui titoli del 1933.

Il presidente della SEC, Gary Gensler, ha commentato: "L'azione di oggi dovrebbe chiarire al mercato che i fornitori di staking-as-a-service devono registrarsi e fornire piena, equa e veritiera disclosure e protezione degli investitori".

Il direttore della Divisione di esecuzione della SEC, Gurbir S. Grewal, ha aggiunto: "Oggi, prendiamo un altro passo per proteggere gli investitori al dettaglio chiudendo questo programma di staking di criptovaluta non registrato".

La denuncia della SEC afferma inoltre che Kraken ha dichiarato che il suo programma di investimento in staking offriva vantaggi facili da usare e strategie per ottenere rendimenti regolari degli investimenti, ma non ha fornito agli investitori alcuna visione della sua situazione finanziaria, tra le altre cose.

L'indagine è stata condotta da Laura D'Allaird e Elizabeth Goody, sotto la supervisione di Paul Kim, Jorge G. Tenreiro e David Hirsch, con l'assistenza di Sachin Verma, Eugene Hansen e James Connor.

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