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Da Mattia Mezzetti Immagine del profilo Mattia Mezzetti
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Grane Per Swan Bitcoin: Trascina In Tribunale Ex Dipendenti

Swan Bitcoin, advisor ed estrattore di BTC, deve affrontare una grana non da poco e trascinerà in tribunale due ex dipendenti.

Swan Bitcoin è una società specializzata nel settore delle criptovalute che, come dice il nome stesso, tratta principalmente in BTC. I suoi diversificati servizi finanziari sono tutti, o quasi, legati in qualche modo alla regina delle cripto. Particolarmente attivo è sempre stato il suo reparto dedicato al mining, che ora è però finito al centro di uno scandalo, dagli spiacevoli risvolti legali.

Alcuni ex dipendenti addetti all'estrazione di Bitcoin avrebbero infatti sottratto, di nascosto, diversi segreti aziendali, tra cui l'intero codice software che gestiva e coordinava il mining. Dopo averlo fatto si sarebbero dimessi, avviando una propria attività concorrente servendosi del know how indebitamente sottratto.

Swan Bitcoin contro Proton Management

Gli ex dipendenti di Swan Bitcoin avrebbero pianificato tutto con largo anticipo. Una volta impossessatisi del codice sorgente hanno fondato una società che in Swan definiscono concorrente contraffatta, dal momento che avversa l'attività della casa madre in maniera fasulla, utilizzando lo stesso metodo e gli stessi strumenti, ma non condividendo con essa i proventi di questa operatività.

Quel che appare ancor più grave, agli occhi del management di Swan Bitcoin, è il tentativo di Proton di danneggiare irreparabilmente la capacità dell'azienda madre di competere sul mercato, stringendo accordi truffaldini con Tether, l'emittente di stablecoin che è fin dal principio partner di Swan, nonché il suo principale finanziatore. Il dossier depositato in tribunale il 25 settembre, e sulla base del quale si articolerà la causa intentata, recita:

"Da Proton hanno elaborato un piano per appropriarsi dell'attività di mining di Swan Bitcoin dall'interno. Volevano usurparne il trono ed estrometterla dalla joint venture con Tether. Desideravano trafugare i gioielli della corona dell'attività di mining di Bitcoin di Swan."

Al di là del linguaggio colorito, se il tribunale dimostrasse che l'azienda da cui i dipendenti sono usciti ha effettivamente ragione, avremmo a che fare con una vera e propria operazione ostile.

Accuse aperte nel Dossier

L'accusa punta chiaramente il dito contro i presunti responsabili della manovra. Il principale fautore dell'operazione sarebbe Michael Holmes, che in Swan Bitcoin era responsabile dello sviluppo aziendale. Al suo fianco vi sarebbe il neo-amministratore delegato di Proton: Raphael Zagury, ex responsabile del mining e degli investimenti. Insomma, i fuoriusciti sarebbero due figure di riferimento di Swan, azienda il cui CEO, Cory Klippsten, ha ricevuto le due lettere di dimissioni a distanza di un giorno, tra l'8 e il 9 agosto scorsi. Il 12 agosto, Tether ha informato Klippsten che avrebbe smesso di finanziare Swan, per stringere una partnership con Proton.

Sarà la Fine per Swan Bitcoin?

Il servizio di mining di Swan è particolarmente appetibile. L'azienda ha rilanciato il suo segmento a maggio scorso, dedicato principalmente a investitori istituzionali e finanziato per la maggior parte da Tether. L'obiettivo delle due realtà era quello di raggiungere i 100 esahash di potenza di calcolo entro il 2026. Eppure l'azienda non ha retto alla sua ambizione e lo stesso Klippsten aveva annunciato, a luglio, che l'attività di estrazione gestita sarebbe presto stata dismessa. L'intenzione era cederla interamente a Tether. Pur avendo i mezzi per portarla avanti, il produttore di stable non aveva però alcuna intenzione di gestirla in prima persona, preferendo continuare a concentrarsi sul suo redditizio core business.

A questo punto, Holmes e Zagury avrebbero deciso di compiere la loro mossa, esautorando Swan Bitcoin e sostituendosi a essa nel dialogo con Tether, convincendola di essere in grado di potersi occupare del mining in Proton. L'iter ha danneggiato moltissimo l'azienda di Klippsten, che se dovesse uscire sconfitta dal processo, farebbe probabilmente grande difficoltà a mantenersi in attivo. L'ad minimizza, ma non sono in molti a credergli.

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